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Con questo l’incentivo da 9,5 milioni di euro potrai richiedere contributi a fondo perduto per sostenere l’acquisto dei servizi forniti dagli enti abilitati, tra i quali incubatori, acceleratori, organismi di ricerca ed innovation hub. Scopri subito come ottenerlo!

Indice

Avviso: il bando è stato chiuso il 3 agosto 2021 per esaurimento delle risorse.
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Contributi a fondo perduto fino al 100% e investimenti nel capitale di rischio​ per la tua startup innovativa

Aggiornamento:
In previsione dell’esaurimento delle risorse finanziarie dal giorno 3 agosto alle 12.00 non sarà più possibile presentare domanda per i contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati.

Smart Money è la nuova misura promossa dal MiSE (Decreto ministeriale 18 settembre 2020) e gestita da Invitalia fatta su misura per le startup innovative che intendono “agevolarsi” con dei contributi a fondo perduto!

L’obiettivo dell’agevolazione è quello di facilitare l’incontro tra startup innovative e la rete degli incubatori e degli altri soggetti abilitati per rafforzare la presenza delle startup in Italia e supportare le potenzialità delle imprese innovative che si preparano a fare il loro ingresso nel mercato. Come? Grazie a ben 2 tipi di agevolazione! Prima di parlarne, però, scopriamo qual è la somma in gioco e a chi si rivolge.

L’incentivo ha una dotazione finanziaria di 9,5 milioni di euro e si rivolge, per l’appunto, a startup innovative che intendono sfruttare i servizi specialistici e il know-how qualificato dei rappresentanti dell’ecosistema dell’innovazione per definire il loro progetto imprenditoriale e prepararsi per il lancio sul mercato.

Le imprese che si trovano nella fase iniziale della loro attività (e che presenteranno il progetto di sviluppo richiesto per poter accedere all’agevolazione) potranno richiedere un contributo a fondo perduto pari all’80% per sostenere l’acquisto dei servizi forniti dagli enti abilitati, come ad esempio incubatori, acceleratori, organismi di ricerca ed innovation hub.

Inoltre, dopo aver completato il piano di attività ammesso alle agevolazioni, le startup possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto al 100% se sono presenti enti abilitati, investitori qualificati o business angels che abbiano fatto investimenti in equity nel capitale sociale.

Non c’è che dire: è un’occasione imperdibile. Continua a leggere per scoprire se possiedi tutti i requisiti necessari per richiedere i contributi a fondo perduto!

Chi può richiedere l’agevolazione?

Potranno richiedere l’agevolazione tutte le startup innovative che:

  • Sono costituite da meno di 24 mesi e iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese;
  • Hanno sede legale e operativa in Italia;
  • Sono di piccole dimensioni;
  • Si trovano in una delle seguenti fasi: avviamento dell’attività, sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed) o nella fase di test del mercato finale per misurare l’interesse per il prodotto/servizio (seed).

 

Non solo; potranno presentare domanda di finanziamento anche le persone fisiche che intendono dar vita a una startup innovativa, con l’impegno di costituire la società entro 30 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni. Ma, attenzione: entro lo stesso termine, l’impresa dovrà inoltrare domanda di iscrizione al Registro delle Imprese.

Quali sono gli enti abilitati?

Come abbiamo visto, le startup innovative potranno beneficiare delle agevolazioni per sfruttare i servizi specialistici forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati. Ma quali sono, quindi, gli enti abilitati nell’ambito degli interventi di Smart Money?

Le startup innovative potranno chiedere i contributi a fondo perduto per l’acquisto dei servizi forniti dai seguenti enti:

  • Incubatori certificati e acceleratori;
  • Innovation hub, i poli di innovazione che aiutano le imprese nella trasformazione digitale e ad accedere all’ecosistema dell’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo
  • Organismi di ricerca;
  • Per l’attività di rafforzamento patrimoniale con operazioni di investimento nel capitale delle startup sono abilitati anche business angels e investitori qualificati.

Quanto si risparmia e su cosa?

Vediamo più nel dettaglio come si applica l’incentivo Smart Money e quanto è possibile ottenere.

Smart money prevede due forme di sostegno delle startup innovative:

  • Contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati

 

Si tratta di contributi a fondo perduto pari all’80% per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati per un importo massimo di 10.000 euro. Il contributo è riconosciuto ai sensi del de minimis e l’aiuto massimo concedibile per ciascuna “impresa unica” non può superare l’importo di 200.000 euro in tre anni.
Per ottenere l’agevolazione, le imprese dovranno presentare dei progetti di sviluppo in ambiti specifici (se vuoi sapere come presentare i progetti di sviluppo, scorri fino all’ultimo paragrafo).

  • Investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative

 

Tale secondo intervento è previsto per le startup che abbiano completato i progetti di sviluppo, menzionati al paragrafo precedente.

Tali startup potranno richiedere un secondo contributo a fondo perduto, nel caso in cui abbiano ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angels per finanziare i loro piani di sviluppo. In questo caso, il contributo a fondo perduto è del 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite di 30 mila euro per start-up innovativa.

Per ottenere il contributo collegato all’investimento, l’operazione deve essere in equity, di importo superiore a 10.000 euro, non raggiungere la quota di maggioranza nel capitale sociale e garantire una permanenza per almeno 18 mesi (la raccolta fondi deve essere avvenuta senza l’intermediazione di piattaforme di equity crowdfunding).


Esclusioni

Sono ESCLUSE da Smart Money le startup innovative:

  • Operanti nei settori dell’agricoltura primaria, della pesca e dell’acquacoltura;
  • Che abbiano ricevuto una sanzione interdittiva;
  • I cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta.

Come presentare il progetto?

Per ottenere l’agevolazione, le imprese dovranno presentare dei progetti di sviluppo che:

  • Contengano una soluzione innovativa da proporre sul mercato, con un modello di business scalabile, da sviluppare nei dettagli operativi in una fase successiva
  • Puntino sul valore delle competenze tecnologiche e manageriali all’interno dell’impresa, attraverso i soci e/o il team proposto, o con professionalità da reperire sul mercato
  • Siano nella fase di individuazione del mercato o siano vicini alla fase di test di mercato, con lo sviluppo di un prototipo (Minimum Viable Product) o con la prima sperimentazione del prodotto o servizio per misurare il gradimento dei potenziali clienti e/o investitori.

 

I progetti dovranno prevedere piani di attività da realizzare in almeno 12 mesi ed evidenziare che l’utilizzo dei servizi specialistici sia diretto ad accelerare lo sviluppo di uno specifico progetto.

Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di attività (aventi una durata non inferiore a 12 mesi) che prevedono l’acquisizione di servizi finalizzati ad accelerare e facilitare la realizzazione del progetto di sviluppo nei seguenti ambiti:

  • la consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e la realizzazione del progetto
  • la gestione della proprietà intellettuale
  • il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale
  • lo sviluppo e lo scouting di tecnologie
  • la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale
  • i lavori preparatori per campagne di crowfunding

 

Sono inoltre ammissibili i servizi di incubazione come l’affitto dello spazio fisico e i servizi accessori di connessione e le attività di networking, se direttamente collegati ai servizi indicati nell’elenco.

Gabriella Impallomeni

Copywriter & Advertiser
Laureata con lode in Lettere presso l’Università degli Studi Roma Tre. Grazie alle esperienze lavorative svolte in Italia e all’estero, ha maturato competenze in ambito Copywriting, Content Writing e Digital Strategy, consolidate a seguito un Master in Digital Marketing. Lavora con Trovabando occupandosi di Copywriting e Digital Marketing.

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