Le agevolazioni fiscali per chi investe in una startup o PMI innovativa

agevolazioni fiscali per chi investe in startup innovative

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Esistono diversi modi per poter investire in una startup o PMI innovativa e variano in funzione del soggetto specifico che intende effettuare l’investimento. Scopri come fare per investire in una Startup o PMI innovativa, quali sono i rischi e i vantaggi e quali sono i vantaggi fiscali a disposizione di chi decide di investire.

Indice

Scopri le agevolazioni fiscali per chi investe in startup innovative, nuove opportunità per coloro i quali vogliono investire!

Cos’è una Startup Innovativa?

Una delle prime domande che ci si potrebbe porre, nel momento in cui si affronta questo argomento, è proprio cos’è una startup innovativa e come viene disciplinata dal nostro ordinamento?

Per quanto riguarda la prima domanda occorre prendere in considerazione il D.L. Crescita 2.0 (179/2012) e le successive modifiche che permettono di conoscere sia la definizione di ‘start-up innovativa’ fatta propria dal legislatore, sia i requisiti indispensabili per costituirne una startup innovativa, secondo un’apposita procedura semplificata.

Per riassumere, potremmo definire una startup innovativa come una impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana.

Nel 2012, il D.L. 179/2012 ha introdotto alcune misure specifiche a sostegno di tale tipologia di impresa per supportarle durante il loro ciclo di vita (nascita, crescita, maturità).

Con questo pacchetto, oltre a sviluppare un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, si vogliono creare nuove opportunità per fare impresa e incoraggiare l’occupazione, si intende promuovere una strategia di crescita sostenibile a carattere innovativo.

E’ evidente come nella definizione data sia fondamentale capire esattamente che cosa si intende per ‘innovativa’, o meglio cosa sia l’innovazione, che non si configura semplicemente nell’essere ‘una nuova società’.

L’innovazione infatti si sostanzia nell’introduzione nel mercato di un prodotto/servizio nuovo, o significativamente migliorato, capace di rispondere a un bisogno o di avere un impatto positivo ed essere riconosciuto come un ‘progresso’.

L’innovazione infatti può anche riguardare l’introduzione di nuovi processi, tecniche, organizzazione del lavoro, che abbattono i costi di produzione o aprono nuovi mercati.

Si pensi semplicemente alla cosiddetta Industria 4.0: in essa si sta riversando e trova applicazione un enorme quantità di innovazione, poiché riguarda prodotti (ad es: nuovi macchinari, robotica, software); servizi (cloud computing, sistemi gestionali); processi e organizzazione del lavoro che dovranno essere ripensati in relazione a un nuovo modello produttivo e che possono essere ottimizzati grazie all’uso di apposito software.

Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e godere delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia.

Quali sono i requisiti di una startup innovativa?

Ai sensi della normativa di riferimento (DL 179/2012, art. 25, comma 2) una startup innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetti i seguenti requisiti oggettivi:

  • è un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni
  • ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia
  • ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
  • non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione
  • non distribuisce e non ha distribuito utili
  • ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
  • non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda

 

Infine, una startup è innovativa se rispetta almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:

  • sostiene spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;
  • impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);
  • è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

Come si può possibile investire in startup e PMI innovative?

Esistono diverso modi per poter investire in una startup o PMI innovative e variano in funzione del soggetto specifico che intende effettuare l’investimento.

Vediamo insieme quali sono le più famose forme di investimento e le novità degli ultimi anni.

Investimenti in Startup o PMI Innovative effettuati tramite OICR o società di capitali

Come definito dall’articolo 1, comma 2, lettera e) del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 30 gennaio 2014, per Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) che investono prevalentemente in startup innovative si intendono quegli organismi di investimento collettivo del risparmio che, al termine del periodo di imposta in corso al 31 dicembre dell’anno in cui è effettuato l’investimento agevolato, detengono azioni o quote di startup o PMi innovative di valore almeno pari al 70% del valore complessivo degli investimenti in strumenti finanziari risultanti dal rendiconto di gestione o dal bilancio chiuso nel corso dell’anzidetto periodo di imposta.

Questi Organismi sono una novità assoluta nel panorama del risparmio gestito italiano in quanto investono in strumenti finanziari non quotati: le Startup e le PMI innovative.

Per poter beneficiare del vantaggio fiscale, deve essere rilasciata all’investitore apposita documentazione comprovante lo status di OICR con investimento prevalente in Startup e PMI innovative.

L’equity crowdfunding

Partecipando a una campagna di equity crowdfunding non stai acquistando un prodotto finanziario tradizionale, ma stai facendo un investimento che riguarda l’economia reale e in particolare lo sviluppo di un’impresa innovativa: si tratta quindi di un investimento ad alto rischio.

L’impresa potrebbe non avere successo o comunque non produrre utili nell’immediato, per questo motivo devi tenere presente che:

  • potresti perdere l’intera cifra investita
  • aspetterai a lungo prima di avere un ritorno sul tuo investimento, soprattutto nel caso delle startup innovative per cui è fatto divieto di distribuzione degli utili fino a quando rimangono iscritte nel registro speciale presso la Camera di Commercio fino ad un massimo di 5 anni di attività

Che tipo di investimento è l’equity crowdfunding?

L’equity crowdfunding è un investimento a lungo termine che avrà successo solo se le imprese che hai finanziato riusciranno a sviluppare il loro business e a renderlo profittevole.

In tal caso puoi trarre beneficio dal tuo investimento in diversi modi.

Se hai investito in una startup innovativa, una volta cancellata la società dal registro speciale fino ad un massimo di 5 anni dalla costituzione della startup potrai partecipare alla divisione degli utili.

Se hai investito in una PMI, invece, gli utili potranno essere divisi fin da subito.

In entrambi i casi, se l’impresa viene acquistata potrai decidere di vendere la tua quota.

Inoltre, puoi rivendere la tua quota in qualsiasi momento a un altro investitore privato.

Quali sono i benefici fiscali derivanti da questo investimento?

Dal 1° Gennaio 2017, con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2017, sono aumentate ulteriormente le agevolazioni fiscali a favore degli investitori.

Per le persone fisiche: detrazione IRPEF pari al 30% dell’importo investito in startup innovative o PMI innovative. Investimento massimo detraibile per periodo d’imposta: € 1.000.000.

Per le persone giuridiche: hanno diritto a dedurre dal reddito imponibile un importo pari al 30% dell’importo investito in startup innovative o PMI innovative. L’investimento massimo deducibile per periodo d’imposta è di € 1.800.000.

Mantenimento e decadenza delle agevolazioni fiscali per chi investe in startup o PMI innovative

Le condizioni per beneficiare delle agevolazioni sono in parte diverse in caso di startup e di PMI innovativa.

Esiste tuttavia una condizione generale valida per entrambe: il mantenimento dell’investimento per almeno tre anni e la decadenza dal beneficio in caso di perdita dei requisiti innovativi.

Come anticipato ci sono ulteriori specifici criteri ai quali prestare attenzione:

  • la società se è una Startup innovativa non deve perdere uno dei requisiti previsti dall’articolo 25, comma 2, del Dl 179/2012, se invece è una PMI innovativa non perda di uno dei requisiti previsti dall’articolo 4, comma 1, del Dl 3/2015;
  • la quota di capitale acquisita non deve essere ceduta a titolo oneroso;
  • il socio investitore non deve recedere o non deve essere escluso dalla società;
  • la riduzione di capitale nonché la ripartizione di riserve o altri fondi costituiti con sovrapprezzi di emissione delle azioni o quote delle Startup o delle PMI innovative o delle altre società che investono prevalentemente in Start-up o PMI innovative e le cui azioni non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema.

Qual è la documentazione da compilare per usufruire delle agevolazioni?

La tipologia di documentazione da compilare per usufruire delle agevolazioni varia in funzione del soggetto che ha effettuato l’investimento.

Vi sono inoltre una serie di documenti che gli investitori devono obbligatoriamente ricevere per poter usufruire delle agevolazioni fiscali.

La dichiarazione dei redditi per persone fisiche (Modelllo Redditi PF 2020)

E’ importante precisare che tutte le persone fisiche che hanno investito in startup nell’anno 2019 non potranno compilare il modello 730 (normalmente compilato da dipendenti e pensionati), ma sono obbligate a compilare il modello Unico PF 2020 come da circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 26/E/2015 (compilato da chi ha la partita IVA o da persone che hanno redditi di varia natura).

Per usufruire dell’agevolazione, andrà quindi compilato all’interno del Modello Unico PF 2020 il rigo RP 80– “Detrazioni per investimenti in Start up” presente nel Quadro RP, Sezione VI.

La dichiarazione dei redditi per società

Le società di capitali, essendo soggetti IRES, hanno l’obbligo di compilare il modello redditi SC.

Per cui, le società che hanno effettuato nel 2019 investimenti in startup/PMI innovative dovranno, compilare gli importi nel quadro RS, molto simile al quadro RP 80 compilato dalle persone fisiche.

Documentazione necessaria per usufruire delle agevolazioni fiscali

Per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali, gli investitori devono ricevere:

  • Certificazione rilasciata dalla Startup o PMI innovativa che attesti: di non avere superato il limite di 15 milioni di euro ovvero, se superato, l’importo per il quale spetta la deduzione o detrazione. La certificazione deve essere rilasciata entro 60 giorni dal conferimento
  • Copia del piano d’investimento della Start-up o PMI innovativa, contenente informazioni dettagliate sull’oggetto dell’attività prevista, sui relativi prodotti e sull’andamento (previsto o attuale) di vendite e profitti. Se l’investimento viene fatto mediante OICR o in altre società che investono prevalentemente in startup innovative, tali soggetti rilasciano, su richiesta dell’investitore, una certificazione in cui attestano che il 70% dei loro investimenti viene effettuato in startup innovative e certificano l’entità dell’investimento agevolabile. Se nell’anno di competenza non si è potuto usufruire dell’agevolazione fiscale, in quanto, ad esempio il diretto interessato non aveva imposte da pagare, vi è la possibilità di riportare l’agevolazione negli anni successivi fino ad un massimo di 3 anni, ma non oltre il terzo.

Concentrati sul tuo business, a trovare il bando giusto per te ci pensiamo noi!

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Erika Marrazzo

Customer Care and Data Quality
Laureanda in Economia e Management presso l’Università degli Studi Roma Tre con tesi sperimentale in Statistica per il Management. Grazie a numerosi progetti universitari ha maturato competenze in ambito marketing e comunicazione, lavora con Trovabando occupandosi di Customer Care and Data Quality.

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