Incentivi sostenibili 4.0: cosa sono?
Le MPMI delle Regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) potranno compilare la domanda per l’agevolazione Investimenti Sostenibili 4.0.
Ad essere ammissibili sono le MPMI manifatturiere (con alcune eccezioni) e quelle di servizi alle imprese.
La misura, che ha una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro, intende incentivare gli investimenti innovativi e sostenibili che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, per sostenere il processo di transizione 4.0 delle imprese.
Spese ammissibili
I programmi di investimento dovranno prevedere spese ammissibili comprese fra 750.000 e 5 milioni di euro (e comunque entro il limite del 70% del fatturato dell’ultimo bilancio/dichiarazione fiscale) ed essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
Devono inoltre rispettare i principi di tutela ambientale. In programmi particolarmente in linea con gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’UE e quelli volti a favorire l’economia circolare e la transizione energetica saranno considerati prioritari.
Per l’accesso, inoltre, è necessario:
- appartenere al settore manifatturiero (con alcune eccezioni) o dei servizi alle imprese
trovarsi in regime di contabilità ordinaria - disporre di almeno 2 bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
Le spese ammissibili sono quelle necessarie alla realizzazione dei programmi e comprendono:
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature
opere murarie, entro il 40% del totale dei costi ammissibili; - programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
- acquisizione di certificazioni ambientali.
Sono inoltre ammissibili:
- spese per i servizi avanzati di consulenza specialistica (nei limiti del 5% dell’importo delle spese ammissibili relative ai beni)
- spese relative ai servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto di misure di efficientamento energetico, ammissibili solo per specifiche tipologie di programmi di investimento e nel limite del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili.
Che tipo di agevolazione è prevista?
L’agevolazione prevede un contributo in conto impianti e un finanziamento agevolato a tasso zero, che possono coprire complessivamente fino al 75% delle spese. Più in particolare, l’agevolazione sarà così ripartita:
- per imprese di micro e piccola dimensione, il 50% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili sarà corrisposto in forma di contributo in conto impianti e il 25% in forma di finanziamento agevolato;
- per le imprese di media dimensione, il contributo in conto impianti sarà pari al 40% delle spese ammissibili, mentre il finanziamento agevolato coprirà il 35% delle spese.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
L’invio delle domande sarà possibile a partire dal 18 ottobre 2023 e fino all’esaurimento delle risorse, mentre la compilazione potrà avvenire dal 20 settembre 2023.