Il Programma Operativo Nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR assegna 123 milioni di euro alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno , che desiderano investire in beni strumentali.
Scheda agevolazione
Secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, le aziende con sede nelle regioni del Mezzogiorno potranno usufruire di un credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, da destinare alle proprie unità produttive.
Il credito d’imposta, è destinato esclusivamente alle imprese ricadenti nell’ambito di ammissibilità del PON I&C. I beneficiari saranno quindi le Piccole e Medie imprese, le quali dovranno aver avuto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’approvazione a poter usufruire del credito d’imposta in questione. Sono escluse dal beneficio le imprese che rientrano nel settore economico incluso nella sezione A della Classificazione Ateco, ovvero le imprese operanti nel settore dell’agricoltura, della caccia e della silvicultura.
Le aliquote concedibili per tutti i tipi di impresa, raggiungono la misura massima del:
- 45 % per le piccole imprese
- 35 % per le medie imprese
- 25 % per le grandi imprese.
Il limite massimo dei costi ammissibili per ciascun progetto d’investimento è pari a 3 milioni di euro per le piccole imprese e 10 milioni di euro per le medie imprese.
Saranno coperti gli investimenti in beni strumentali che abbiano le seguenti caratteristiche:
- il bene acquistato deve essere rigorosamente nuovo;
- l’ammontare dell’investimento deve essere pari o superiore a 500 mila euro;
- l’investimento dovrà essere localizzato nelle regioni meno sviluppate o in transizione;
Il Programma Operativo Nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR assegna 163 Milioni di euro allo strumento del credito d’imposta Mezzogiorno, per le PMI italiane che desiderano investire in beni strumentali.
Di questi, ben 123 milioni sono assegnati alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno.
Come utilizzare il credito d’imposta Mezzogiorno
Secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, le aziende con sede nelle regioni del Mezzogiorno potranno usufruire di un credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, da destinare alle proprie unità produttive.
Qualche esempio delle spese che godranno di questo sgravio? Rientrano in questa definizione gli investimenti per l’acquisto di impianti, macchinari, arredi, strumentazione, attrezzature informatiche e licenze software. Sono gli investimenti che l’azienda utilizza per il suo funzionamento.
Chi potrà beneficiare dell’agevolazione?
Il Ministero tiene a sottolineare che il Decreto, in cui si definiscono i criteri di concessione del credito d’imposta, è destinato esclusivamente alle imprese ricadenti nell’ambito di ammissibilità del PON I&C.
I beneficiari saranno quindi le Piccole e Medie imprese, le quali dovranno aver avuto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’approvazione a poter usufruire del credito d’imposta in questione.
Sono escluse dal beneficio le imprese che rientrano nel settore economico incluso nella sezione A della Classificazione Ateco, ovvero le imprese operanti nel settore dell’agricoltura, della caccia e della silvicultura.
Inoltre, come specificato sul sito dell’Agenzia delle Entrate: ” l’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo“.
Sono escluse anche le imprese in difficoltà.
Quali caratteristiche dovranno avere gli investimenti?
Saranno coperti gli investimenti in beni strumentali che abbiano le seguenti caratteristiche:
- il bene acquistato deve essere rigorosamente nuovo;
- l’ammontare dell’investimento deve essere pari o superiore a 500 mila euro;
- l’investimento dovrà essere localizzato nelle regioni meno sviluppate o in transizione.
Quali sono le novità sul credito d’imposta per il Mezzogiorno?
La legge n. 18 del 27 febbraio 2017, ha modificato la disciplina del credito d’imposta ampliando gli ambiti di applicazione, le aliquote, e l’ammontare massimo delle spese agevolabili. L’Agenzia delle Entrate ha dato alcuni chiarimenti in merito, con la Circolare n. 12/E del 13 aprile 2017.
Prima di elencare le novità introdotte dalla legge 18/2017, è importante tenere a mente che, in linea generale:
- per gli investimenti effettuati prima del 1° marzo 2017 si applica la disciplina previgente;
- per gli acquisti effettuati dopo il primo marzo, si applica la nuova normativa.
Le principali modifiche, in sintesi, prevedono quanto segue.
Estensione dell’agevolazione all’intero territorio della Sardegna
Con la precedente normativa, nelle regioni Sardegna, Molise ed Abruzzo, l’agevolazioni fiscale poteva essere utilizzata soltanto in alcune zone o alcuni comuni della regione, ossia quelle “ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, paragrafo 3, lettera c) del TFUE”.
Le modifiche introdotte a marzo 2017, la Sardegna è stata inserita nell’altro gruppo di regioni del Mezzogiorno, ossia quelle “ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, paragrafo 3, lettera a) del TFUE”. In questo secondo caso, risulta agevolato l’intero territorio regionale.
Aumento delle aliquote del credito d’imposta
La normativa previgente prevedeva un credito d’imposta nella misura massima del:
- 20% per le piccole imprese
- 15 % per le medie imprese
- 10 % per le grandi imprese.
Con l’applicazione del nuovo modello, invece, sono state aumentate le aliquote per tutti i tipi di impresa, che dal primo marzo raggiungono la misura massima del:
- 45 % per le piccole imprese
- 35 % per le medie imprese
- 25 % per le grandi imprese.
Aumento dell’ammontare massimo delle spese agevolabili
Rispetto a quanto precedentemente stabilito, il limite massimo dei costi ammissibili per ciascun progetto d’investimento sale da 1.5 milioni di euro a 3 milioni di euro per le piccole imprese, e da 5 a 10 milioni di euro per le medie imprese.
Per le grandi imprese, invece, rimane invariata la soglia dei 15 milioni di euro.
Inoltre, la determinazione del credito d’imposta sarà effettuata sulla base del costo complessivo dei beni acquisiti, e non più al netto degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta.
Possibilità di cumulo con gli aiuti De Minimis
La nuova disciplina prevede che il credito d’imposta sia cumulabile con gli aiuti De Minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto gli stessi costi ammessi a beneficio.
Di conseguenza, per garantire il rispetto del limite dell’intensità d’aiuto, previsto dal Regolamento De Minimis, bisognerà indicare le altre agevolazioni richieste ed eventualmente ottenute per coprire gli stessi costi, in modo da ridurre il credito richiesto nei limiti della misura massima consentita.
Non pensi che sia un’ottima opportunità? Se anche te hai bisogno di fare grandi investimenti e ti trovi nelle regioni del Sud, approfittane!
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Buongiorno. I beneficiari del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno sono i titolari di reddito d’impresa iscritti al registro imprese. Mi date conferma che i professionisti e studi associati, in qualità di titolari di reddito di lavoro autonomo, non possono beneficiare del credito d’imposta? Grazie tante.
Ciao Gabri,
in quanto non iscritti al Registro delle Imprese, purtroppo no.
A presto!
CIAO BUONA SERA SE USUFRUISCO DEL CREDITO DI IMPOSTA E COMPRO UN MACCHINARIO NUOVO, POSSO VENDERE IL VECCHIO
Ciao Carlo,
ti confermiamo che questo credito d’imposta può essere utilizzato soltanto per l’acquisto di macchinari nuovi: ti consigliamo di chiedere l’autorizzazione alla fruizione per il macchinario che vorresti acquistare direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Riguardo al vecchio macchinario, non ci risultano limitazioni di nessun genere, per cui potresti farne ciò che vuoi.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata
Buonasera,
vorrei porre l’attenzione sul valore minimo finanziabile ossia 500.000,00 € e chiedere come possa questo essere un aiuto alle piccole imprese se pone un tetto minimo così alto.
Nel nostro caso specifico, progettando ed installando impianti fotovoltaici, diviene pressapoco impossibile far rientrare l’investimento tra quelli oggetto di assegnazione del credito in quanto riguarderebbe impianti di una taglia pari o superiore a 500 kWp e quindi assolutamente non in linea con le esigenze delle piccole imprese.
Gradirei un Vs riscontro in merito
Grazie
Ciao Donato,
in realtà il minimo finanziabile di 500 mila euro vale soltanto per gli investimenti riconducibili agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, per i quali è previsto un cofinanziamento del MiSE, tramite l’utilizzo delle risorse PON (Programma Operativo Nazionale).
Per tutti gli altri tipi di investimenti, le imprese possono richiedere l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, a valere su risorse nazionali.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata
Salve. Nel 2017 abbiamo acquistato dei macchinari col titolo 2. Abbiamo inoltre richiesto il credito di imposta per il Mezzogiorno (siamo in Puglia) dove sono stati inseriti anche i macchinari oggetto del titolo 2 detraendo il 20% dell’imponibile titolo 2. È corretto? Oppure il credito di imposta per il Sud non doveva assolutamente includere i macchinari oggetto del titolo 2?
Ciao Ilenia,
il credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno è un’agevolazione cumulabile con altre forme di incentivo, riconscuite anche a titolo De Minimis, a valere sugli stessi beni.
La cumulabilità è però ammessa a condizione che non comporti il superamento delle intensità o degli importi di aiuto previsti e consentiti.
Nella comunicazione di accesso al credito d’imposta, quindi, dovreste (o avreste dovuto) indicare le altre agevolazioni richieste ed eventualmente ottenute a copertura degli stessi costi.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata
Vorrei sapere se il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nelle Regioni del Sud Italia è usufruibile anche da uno studio associato di professionisti con 3 dipendenti (non una Società). Grazie
Ciao Raffaele,
l’agevolazione a cui fai riferimento non si applica soltanto ad alcuni settori di attività, tra cui creditizio, finanziario e assicurativo.
Non ci risultano limitazioni per gli studi associati.
Buona giornata
Buonasera,
sulla circolare 12 dell’Agenzia delle Entrate si legge “Il nuovo comma 102 prevede che il credito di imposta sia cumulabile con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che il cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline di riferimento”. L’importo di aiuto più elevato è da intendersi come 45% della cifra per le piccole imprese o bisogna riferirsi ad altre discipline?
Grazie
Ciao Giacomo,
in questo caso, dalla dicitura che hai riportato, l’importo di aiuto più elevato è da considerarsi riferito alle altre discipline: ossia “aiuti De Minimis o altri aiuti di Stato”.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata
Buongiorno e complimenti per la possibilità di confronto. Vorrei chiedere se anche per Voi le micro imprese sono agevolabili con il credito d’imposta mezzogiorno. Per me è scontato, ma le istruzioni e le circolari non lo specificano mai.
Grazie
Ciao Nicola,
grazie mille per i complimenti e per averci contattato!
A quanto ci risulta, non sono previsti vincoli di partecipazione legati alla dimensione aziendale, perciò essere micro o piccola impresa non discrimina ai fini della possibilità di accedere al credito d’imposta.
Buona serata
Buongiorno,
poiché con l’investimento dovremmo sostituire dei macchinari di circa 14 anni “obsoleti” non conformi alla nuove normative con nuovi macchinari aventi le caratteristiche in linea con i tempi “risparmio energetico, riduzione dell’impatto ambientale ecc…”,
Vorremmo sapere se con il credito d’imposta si può effettuare la sostituzione dei vecchi.
Inoltre vorremmo sapere cosa si intende per “mera sostituzione”.
Grazie
Ciao Cosimo,
per “mera sostituzione” si intende la sostituzione di un macchinario vecchio con lo stesso tipo di macchinario, ma nuovo.
Non sarebbe “mera” se il nuovo macchinario fosse una versione migliore, più performante, più efficiente, del precedente.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata
Buonasera Alessandra se un’azienda di napoli che ha 2 siti produttivi uno a napoli e uno in Lombardia acquista un macchinario nuovo e lo installa in Lombardia rientra lo stesso nel credito d’imposta?
Ciao Mirko,
ti ringraziamo per averci contattato!
Come descritto nell’articolo, “l’investimento dovrà essere localizzato nelle regioni meno sviluppate o in transizione”, ossia le regioni del sud.
Ci dispiace ma l’operazione che hai descritto non rientra nel credito.
Buona serata