Green Transition: gli incentivi alle imprese per il 2023

Incentivi green alle imprese

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Nell'ambito della Green Transition gli incentivi alle imprese sui temi di sostenibilità ed economia circolare sono numerosi ed allettanti. Scoprili tutti e finanzia anche tu i tuoi investimenti per questa importante evoluzione!

Indice

Cosa si intende per Green Transition?

Green transition: gli incentivi alle imprese sono sicuramente un capitolo importante nel processo di transizione verde, ma cerchiamo di capire esattamente di cosa stiamo parlando.

Green transition” è un termine che si riferisce a un processo di transizione verso un’economia e una società più sostenibili dal punto di vista ambientale. L’obiettivo principale della green transition è ridurre l’impatto negativo delle attività umane sull’ambiente, cercando di mitigare i cambiamenti climatici, preservare la biodiversità e utilizzare in modo sostenibile le risorse naturali.

In questo processo di trasformazione sono coinvolti diversi settori e ambiti, tra cui l’energia, l’industria, l’agricoltura, i trasporti e la gestione dei rifiuti. Alcuni degli aspetti chiave della green transition includono:

  1. Energia pulita: promuovere l’adozione di fonti di energia rinnovabile, come il solare, l’eolico, l’idroelettrico e l’energia geotermica, riducendo al contempo la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di gas serra.

  2. Efficienza energetica: migliorare l’efficienza nell’uso dell’energia attraverso misure come l’isolamento termico degli edifici, l’adozione di tecnologie energetiche efficienti e il miglioramento dei processi industriali.

  3. Mobilità sostenibile: promuovere il trasporto pubblico, le auto elettriche, le biciclette e le infrastrutture per la ricarica, riducendo l’uso dei veicoli a combustione interna e le emissioni di gas nocivi.

  4. Economia circolare: spostarsi verso un modello economico che mira a ridurre, riutilizzare e riciclare i materiali, riducendo così il consumo di risorse e la produzione di rifiuti.

  5. Agricoltura sostenibile: promuovere pratiche agricole che riducono l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici, preservano la fertilità del suolo, proteggono la biodiversità e riducono le emissioni di gas serra.

  6. Consapevolezza e cambiamento comportamentale: promuovere la consapevolezza ambientale e incoraggiare i cittadini, le imprese e le istituzioni a adottare comportamenti più sostenibili, come il risparmio energetico, il riciclaggio e l’acquisto di prodotti ecologici.ca.

Appare quindi chiaro come la Green transition passi anche attraverso l’adozione di processi produttivi più efficienti dal punto di vista energetico, volti a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, e a promuovere un uso razionale delle risorse naturali e la protezione degli ecosistemi.

La Green transition non riguarda solo l’aspetto ambientale, ma ha anche implicazioni economiche e sociali. Si prevede che la transizione verso un’economia verde possa creare nuove opportunità di lavoro, stimolare l’innovazione tecnologica, migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua e promuovere una maggiore equità sociale.

In sintesi, stiamo parlando di un cambiamento sistematico verso un’economia e una società sostenibili dal punto di vista ambientale, in cui le decisioni politiche, le pratiche aziendali e il comportamento individuale sono orientati verso la protezione dell’ambiente e il benessere a lungo termine delle persone.

Molte agevolazioni intendono aiutare le imprese a compiere e accelerare questo importante passaggio: scopriamole insieme!

Green transition fund
Green Transition Imprese

Green Transition - Gli incentivi alle imprese

1) Green Transition Fund

Si tratta di un Fondo da 250 milioni di euro istituito dal MIMIT e gestito da CDP Venture Capital sgr. Il Fondo è attivo dal 1° marzo 2023 e, attraverso investimenti diretti e indiretti nel capitale di rischio, supporta imprese attive negli ambiti della transizione ecologica, con ticket di investimento da 1 a 15 milioni di euro.

Il Fondo si rivolge a:

  • start-up e PMI con elevato potenziale di sviluppo;
  • start-up e PMI costituite tramite una scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda da parte di grande impresa o di un’impresa a media capitalizzazione;
  • imprese holding che abbiano sede legale in uno Stato diverso dall’Italia e lavorino in Italia.

Il 40% delle risorse sarà destinato a operazioni che prevedono piani di sviluppo da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Scopri di più sul Green Transition Fund all’interno del nostro articolo cliccando qui!

2) Nuova Sabatini Green

La Nuova Sabatini è un’agevolazione che permette alle MPMI di ottenere finanziamenti per l’acquisto di beni strumentali e di ricevere un contributo commisurato agli interessi passivi dovuti sul finanziamento. 

L’agevolazione prevedeva già, per gli investimenti legati al mondo dell’Industria 4.0, un contributo maggiorato del 30% rispetto al normale contributo che sarebbe spettato all’impresa, ma dal 1° gennaio 2023 questa maggiorazione si applica anche sugli investimenti green, ossia su quei beni strumentali (macchinari, impianti e attrezzature a uso produttivo) a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Per essere più precisi, il contributo riconosciuto per gli investimenti green vinee determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento (per gli investimenti ordinari si calcola invece un tasso di interesse pari al 2,75%).

Ecco quindi che anche questa agevolazione, attiva ormai da moltissimi anni, si è rinnovata entrando di pieno diritto a far parte del nostro articolo “Green Transition gli incentivi alle imprese”.

bando parco agrisolare
Green Transition Imprese

3) Parco Agrisolare

Questa volta si tratta di un’agevolazione rivolta al mondo dell’agricoltura e dell’agroindustria. 

Il 19 aprile 2023 il MASAF (Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) ha emanato un decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale numero 152 del 1° luglio che programma l’impiego delle risorse residue della misura Parco Agrisolare: si tratta di quasi 1 miliardo di euro (775 milioni per le imprese agricole, 150 milioni per quelle della trasformazione agricola e 75 milioni per quelle dell’agroindustria) per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici ad uso produttivo.

Manca ancora la pubblicazione del bando vero e proprio, ma dalle bozze preliminari emerge che verranno concessi contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici (e di altri interventi) su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

In particolare, l’entità del contributo potrà raggiungere:

  • l’80% per le imprese agricole attive nella produzione primaria, nel caso di autoconsumo (anche condiviso); il contributo a fondo perduto scende al 30% senza vincolo di autoconsumo (+20% per le piccole imprese e +10% per le medie imprese);
  • 80% per le imprese della trasformazione di prodotti agricoli contributo a fondo perduto, senza vincolo di autoconsumo;
  • 30% per le imprese dell’agroindustria (trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli), senza vincolo di autoconsumo; anche in questo caso è previsto un aumento del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie. 

Il bando è rivolto a:

  • imprenditori agricoli;
  • imprese agroindustriali;
  • cooperative agricole;
  • i soggetti precedenti aggregati in associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I.), reti d’impresa, CER.

 

Gli interventi finanziabili riguardano: 

  • impianti fotovoltaici con potenza (P) ≥ 6 kWp e ≤ 1 MWp, per i quali è fissato è fissato un limite massimo di spesa di € 1.500/kWp;
  • accumuli abbinati al fotovoltaico, con un limite di spesa di € 1.000/kWh e un tetto di spesa di 100.000 €;
  • sistemi di ricarica per mezzi elettrici, con un limite di spesa di € 30.000.

Sarà inoltre possibile abbinare all’impianto fotovoltaico altri interventi di riqualificazione (per es: isolamento o miglioramento di areazione e coibentazione delle coperture, rimozione di amianto).

Lazio: Nuovo Fondo Piccvolo Credito - ENERGIA

Rivolto alle MPMI e ai liberi professionisti del Lazio, il Nuovo Fondo Piccolo Credito, sezione Energia permette di accedere a piccoli finanziamenti aqevolati a tasso zero di importo compreso fra 10.000 e 50.000 euro e destinati a investimenti finalizzati al risparmio e al miglioramento dell’efficienza energetica, al fine di contrastare il caro-bollette e incentivare una produzione ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale.

Per accedere è necessario disporre di almeno 2 bilanci chiusi (o dichiarazioni dei redditi) e presentare un’esposizione complessiva massima, nei confronti del sistema bancario sui crediti per cassa a scadenza, di 100.000 euro.

Le spese ammissibili sono quelle necessarie alla realizzazione degli interventi quali:

  • spese per investimenti materiali e immateriali, quali acquisto e installazione di impianti, attrezzature, componenti e strumenti necessari alla realizzazione dell’intervento;
  • spese accessorie, nel limite del 10% del valore totale del Progetto, per servizi di consulenza, spese di progettazione tecnica degli investimenti;
  • capitale circolante relativo ai costi dei consumi energetici, nel limite del 30% delle spese ammissibili complessive.

Lombardia: Pacchetto Investimenti - LINEA GREEN

L’iniziativa agevola investimenti dedicati all’efficientamento energetico degli impianti produttivi delle imprese, per favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi, sia riducendo i consumi energetici che attraverso il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi.

I Progetti devono comportare una riduzione di almeno il 30% delle emissioni climalteranti (emissioni dirette e indirette di gas ad effetto serra espresse in kg di CO2e/anno) rispetto alle emissioni ex ante relativamente alla specifica sede oggetto del Progetto.

L’accesso è riservato alle PMI (e, solo fino al 28 luglio 2023, anche alle Grandi imprese) che abbiano almeno due bilanci depositati (o dichiarazioni fiscali) e una classificazione di Credit Scoring tra 1 e 10.

L’agevolazione deve essere abbinata a un Finanziamento a medio-lungo termine, che permette di ottenere le risorse necessarie ad effettuare l’investimento e si compone di:

  • una Garanzia regionale gratuita da applicare al Finanziamento
  • un Contributo a fondo perduto di intensità variabile in base alla localizzazione dell’investimento e al regime di aiuto applicato.

In ogni caso l’importo minimo dell’investimento deve essere pari a euro 100.000, mentre la somma tra Finanziamento assistito da Garanzia e Contributo è pari ad un massimo di:

  • euro 10.000.000 per le domande presentate entro il 28 luglio 2023 e concesse entro il 31 dicembre 2023;
  • euro 3.000.000 per le domande presentate dopo il 28 luglio 2023 e per le domande presentate prima del 28 luglio 2023 e concesse successivamente al 31 dicembre 2023.

Molte altre agevolazioni, anche a livello locale, sono disponibili, e altre apriranno nei prossimi mesi: non perderle! 

Rimani sempre monitorato e aggiornato grazie a Trovabando!

Simona Lucchetti

Laureata con lode presso l’Università La Sapienza, ha acquisito esperienze e competenze in vari settori prima di approdare a Trovabando. Collabora con Trovabando da diversi anni occupandosi principalmente di elaborare e implementare strategie commerciali. È impegnata, inoltre, nella realizzazione della documentazione progettuale connessa alle agevolazioni pubbliche e fondi indiretti

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