De Minimis? Di che cosa si tratta? Scopriamolo insieme nella nuova puntata del Glossario Trovabando.
I contributi ai sensi del presente Avviso sono concessi in base al regime di aiuto De Minimis.
Quante volte ti è capitato di leggere questa frase su bandi e agevolazioni?
Ma cosa vuol dire esattamente? Cos’è il regime di aiuto De Minimis?
Vediamolo insieme…

Tutto quello che devi sapere sulla finanza agevolata.
Le origini
“De minimis non curat praetor” è una locuzione latina che tradotta significa “il pretore non si occupa di cose di poca importanza o di poco conto”.
L’Unione Europea ha adottato il termine De Minimis per indicare gli aiuti di stato di piccolissima entità che non devono essere sottoposti al vaglio comunitario, ma dei quali ha fissato legislativamente il valore.
Qual è lo scopo del Regolamento De Minimis?
Facciamo un passo indietro…
Per comprendere appieno la ratio di questo regolamento, occorre risalire al concetto di aiuti di Stato definito nel trattato istitutivo dell’Unione Europea che, agli articoli 87 e 88, disciplina il regime che i singoli Stati membri devono rispettare per quanto concerne i sistemi di incentivazione alle imprese.
L’articolo 87 dice infatti: “Salvo deroghe contemplate nel presente trattato, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidono sugli scambi tra gli Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.”
A questi aiuti fanno eccezione quelli di piccola entità, definiti dall’UE De Minimis, i quali si presume non incidano sulla concorrenza in modo significativo. Le pubbliche autorità possono quindi erogare aiuti alle imprese di qualsiasi dimensione, in regime De Minimis, senza obbligo di notifica.
Questo regolamento quindi, disciplina l’erogazione di aiuti alle imprese dell’UE. Si tratta, in altre parole, di incentivi pubblici a favore delle attività produttive di misura talmente ridotta da non poter in alcun modo intaccare i principi comunitari della libera concorrenza e libertà negli scambi tra gli Stati membri.
Questo comporta anche il vantaggio di permettere agli Stati di sostenere alcuni settori di attività o imprese, tramite la concessione di aiuti di modesta entità, senza dover attendere l’autorizzazione da parte della Commissione, semplificando e velocizzando le procedure.
Non ci soffermiamo sull’iter normativo del regolamento perchè sarebbe noioso per la maggior parte dei lettori, ma se vuoi approfondire l’argomento ti suggeriamo di visitare il sito di Unioncamere.
Cosa significa che gli aiuti sono concessi in regime De Minimis?
Facciamo una piccola premessa…
Secondo questo regolamento, l’importo totale massimo degli aiuti di questo tipo, ottenuti da una impresa, non può superare nell’arco di tre anni i 200.000 euro.
Ciò significa che per definire se un’impresa possa o meno ottenere un’agevolazione in regime De Minimis, e di conseguenza l’ammontare della agevolazione stessa, bisognerà sommare tutti gli aiuti ottenuti da quell’impresa, a qualsiasi titolo (per investimenti, attività di ricerca, promozione all’estero, ecc.) in regime De Minimis, nell’arco dei tre esercizi finanziari precedenti, ovvero l’esercizio finanziario in cui l’aiuto è concesso più i due precedenti.
Con “periodo degli esercizi finanziari”, non si intendono più i mesi dell’anno in vigore, come accadeva con il vecchio Regolamento 69/2001 per determinare il quale si contavano i 36 mesi naturali a ritroso nel tempo, ma, appunto, l’annualità finanziaria. Di conseguenza, qualsiasi sia il mese dell’anno in cui viene erogato l’aiuto, l’arco di tempo rilevante abbraccia la relativa annualità finanziaria e le due precedenti.
Nel caso un’agevolazione concessa in De Minimis superi il massimale previsto a disposizione in quel momento dell’impresa beneficiaria, l’aiuto non potrà essere concesso nemmeno per la parte non eccedente.
Nella compilazione della domanda di finanziamento, l’impresa che richiede un aiuto di questo tipo dovrà dichiarare, tramite l’apposito modulo, quali altri aiuti ha ottenuto in base a quel regime. Sarà l’ente erogante, in fase di analisi della domanda, a verificare la disponibilità residua sul massimale individuale dell’impresa.
Nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi il massimale degli aiuti De Minimis, nell’arco dei tre anni, è ridotto a 100.000 euro ad impresa beneficiaria. Inoltre è escluso l’acquisto di veicoli.
Tutto quello che devi sapere sul Regime De Minimis!
I 4 Regolamenti per gli aiuti De Minimis
1. Il Regolamento Ue 1407/2013
Questo Regolamento Ue, ha mantenuto il massimale di 200.000 euro per gli aiuti de minimis che un’impresa unica può ricevere nell’arco di tre anni da uno Stato membro e quello di 100.000 euro per le imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi, escludendo i settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura per i quali si sono create delle norme specifiche, e ammettendo invece nel campo di applicazione la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.
2. De minimis per il settore agricolo
Per quanto riguarda la produzione primaria di prodotti agricoli, il 1° gennaio 2014 è entrato in vigore il Regolamento della Commissione europea n. 1408/2013, che sostituisce il Regolamento n. 1535/2007, applicabile fine al 31 dicembre 2013.
La normativa innalza il massimale dell’aiuto concesso a un’impresa unica nell’arco di un triennio a 15.000 euro e porta il limite nazionale all’1% della produzione annua, che nel caso dell’Italia vale 475.080.000 euro, contro i precedenti 320.505.000 euro.
3. De minimis per il settore della pesca e dell’acquacoltura
Le pubbliche autorità possono erogare aiuti alle imprese di qualsiasi dimensione, in regime de minimis, senza obbligo di notifica, nel settore della pesca (produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti della pesca di cui all’articolo 5 del regolamento UE n. 1379/2013 del Parlamento e del Consiglio), nel rispetto delle condizioni di cui, attualmente, al regolamento UE della Commissione n. 717/2014.
L’importo totale massimo degli aiuti di questo tipo ottenuti da una impresa non può superare, nell’arco di tre anni, i 30.000 euro.
Ogni Stato membro ha a disposizione un plafond nazionale che costituisce l’importo cumulativo che può essere corrisposto alle imprese del settore della pesca nell’arco di tre esercizi finanziari: per l’Italia ammonta a 96.310.000 euro.
4. De minimis SIEG
In base a questo regolamento le misure di aiuto possono beneficiare del regime de minimis se l’importo totale degli aiuti concessi a un’impresa che fornisce servizi di interesse economico generale non supera 500.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Questa nuova regola risponde alle esigenze di riduzione degli oneri amministrativi e di semplificazione provenienti dagli operatori e dalle amministrazioni pubbliche, specie a livello locale.
Abbiamo collezionato i documenti che riguardano questi quattro regolamenti nelle nostre FAQ. Se ne hai bisogno puoi scaricarli da lì.
Queste sono alcune nozioni base che ti permetteranno di muoverti con più sicurezza nel mondo della finanza agevolata. Se hai ancora dubbi contattaci e saremo lieti di aiutarti!
Ora non ti resta che scoprire se il bando giusto per te è o no in regime De Minimis!
Non perderti tutti gli aggiornamenti del nostro Glossario per conoscere ogni giorno qualcosa di più sul mondo della Finanza Agevolata! Nel frattempo…
Concentrati solo sul tuo business, a trovare il bando giusto per te ci pensiamo noi.
Salve,
vorrei sapere se il credito di imposta mezzogiorno è da considerarsi un aiuto de minimis?
grazie
Ciao Daniele,
la normativa prevede che il credito d’imposta sia cumulabile con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto gli stessi costi ammessi al beneficio, a condizione che il cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline di riferimento.
Puoi controllare sul nostro articolo sul credito d’imposta per il Mezzogiorno.
Speriamo di essere stati di aiuto.
Buona serata
Salve un’impresa che ha beneficiato di Bando Por 14-20, per un’importo de Minimis di 100.000,00 di cui 70.000,00 a fondo perduto. Può usufruire del credito di imposta sulle stesse attrezzature o sw gestionali e di monitoraggio produzione acquistati tramite il finanziamento concesso in de MInimis?
Ciao Michele,
per poterti dare una risposta precisa e corretta, avremmo bisogno di sapere a quale bando ti riferisci e a quale credito d’imposta.
Se ti riferisci al credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno, in linea generale, potrebbero essere agevolazioni cumulabili.
Ti consigliamo di scrivere una email a [email protected] , inserendo nell’oggetto della mail “Parere tecnico – nome bando”, ed allegando la documentazione a supporto. I nostri consulenti saranno lieti di aiutarti!
Buona serata
Sono un pensionato con redditi da fabbricati e modesta attività professionale, quali sono i criteri fiscali per l’appliaczione del regime de minimis attuali e quali sono le previsioni di ampliamento dell’attuale governo.
Ciao Giuseppe,
il de minimis è un limite che si applica alle agevolazioni pubbliche e non ha nulla a che vedere con i regimi fiscali: se la tua ditta/impresa non ha mai preso agevolazioni puoi stare tranquillo!
Sebbene Trovabando sia società di consulenza e non un ente governativo, crediamo che nell’immediato non ci saranno modifiche all’attuale normativa che regola il regime de minims.
A presto,
Il team di Trovabando
Buongiorno,
in azienda dobbiamo compilare elenco dei contributi DE MINIMIS dell’ultimo triennio ed il consulente ci ha detto che anche alcune fideiussioni a garanzia di affidamenti bancari possono rientrarvi, come è possibile verificarlo
Salve Rosanna,
in alcuni casi anche le garanzie possono rientrare all’interno del calcolo del De Minimis. Potrà verificarlo in base agli accadimenti pregressi della sua azienda ed al tipo di garanzie che avete richiesto. Qualora abbiate difficoltà ad effettuare il corretto calcolo, il nostro team di esperti vi potrà supportare offrendovi una consulenza dedicata.
In questo caso la invitiamo a contattarci scrivendoci all’indirizzo [email protected]
Un saluto e a presto, il team di Trovabando
Salve,
un’azienda con codice ATECO 46.39.20 rientra tra i settori ammissibili per aiuti de minimis? Mi riferisco, nello specifico, al bando per programmi di internazionalizzazione della Regione Campania di prossima scadenza.
Ringrazio in anticipo per la risposta e complimenti per il sito.
Salve Delia,
non sapendo a quale regime faccia riferimento nello specifico, le possiamo illustrare i settori esclusi dal Regolamento 1407/2013.
Sono escluse dal Regolamento 1407/2013 gli aiuti:
a) ad imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;
b) ad imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli;
c) ad imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nei casi seguenti:
i) qualora l’importo dell’aiuto sia fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate,
ii) qualora l’aiuto sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari;
d) per attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione;
e) subordinati all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione.
Un saluto e a presto, il team di Trovabando
Al fine di calcolare l’importo complessivo degli aiuti concessi a titolo di de minimis, che non deve superare euro 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari (periodi d’imposta), quando si intende maturato il diritto ad usufruire dell’agevolazione del cuneo fiscale per l’Irap di cui al num. 3) della lettera a) del comma 1) dell’art. 11 del D.Lgs 446/97:
1. Per competenza alla fine del’esercizio?
2. Alla data di approvazione del bilancio dell’esercizio?
3. Alla data di versamento delle imposte in Unico?
4. Alla data di presentazione di Unico?
Nei moduli di domanda viene chiesto di indicare l’ente erogatore e la data del provvedimento di concessione; quali dati si indicano nel caso indicato e nello specifico:
Qual è l’ente erogatore (stato o regione)?
Quale la “data del provvedimento di concessione”?
Grazie per la risposta
Ciao Claudio,
questo tipo di richieste di consulenza le gestiamo anche in collaborazione con il nostro network di dottori commercialisti.
Se vuoi puoi scriverci ad [email protected] per prendere un appuntamento telefonico con uno di noi.
A presto,
Il team di Trovabando
La partecipazione istituzionale a Borse e fiere con la partecipazione tramite bando di operatori del settore (hotel – Tour operator – vettori) per gli operatori costituiscono aiuti di stato in regime di De Minimis ????
Ciao Giuseppe,
ti ringraziamo per averci contattato!
Se si tratta di aiuto in Regime De Minimis o meno dipende dal bando. Dovremmo sapere a che bando si riferisce di preciso per poterle dare una risposta sicura.
In ogni caso, sul documento in pdf del bando, c’è sempre una sezione/paragrafo che dichiara quale regime si applica a quegli aiuti: in genere è “Normativa europea di riferimento”, o simili.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata
Buonasera,
vorrei sapere se la nuova sabatini è un aiuto in de minimis o è un aiuto di stato???
Vorrei anche sapere se il contributo che mi è stato concesso devo considerarlo tutto insieme o in 6 rate erogate dal 2016 al 2021 come prevede il provvedimento di concessione.
Quindi per calcolare il de minimis devo tenere conto dell’erogazione dell’anno o della concessione totale?
Grazie mille e spero di essere stata chiara.
Buonasera Elisa,
grazie mille per averci contattato!
Premesso che gli aiuti in De minimis sono un sottoinsieme degli aiuti di Stato, la Nuova Sabatini è concessa in esenzione rispetto al Regolamento De Minimis.
Generalmente, bisogna tenere conto della concessione totale calcolata in ESL (equivalente sovvenzione lorda), e per quanto riguarda la tempistica si deve considerare la data di concessione dell’agevolazione (nel tuo caso).
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata
Salve, volevo chiederle se il socio di una cooperativa che ha ottenuto finanziamenti in de minimis una volta aperta una propria P.Iva individuale deve tenere conto dei finanziamenti ricevuti dalla cooperativa o può fare richiesta per il massimale previsto, ossia 200.00 euro. Grazie, mi unisco alle parole di apprezzamento di chi mi ha preceduto.
Ciao Andrea,
grazie mille per i complimenti e per averci contattato!
I finanziamenti concessi alla cooperativa, che ha una personalità giuridica e una partita Iva propria, concorrono al raggiungimento del massimale de minimis per quell’impresa.
Se un socio della cooperativa ha una sua partita Iva, quest’ultima identifica un’altra impresa, e potrebbe quindi ricevere altri 200 mila euro.
Quando invece si tratta di imprese partecipate e partecipanti, il calcolo del de minimis diventa un po’ più complesso.
Ma questa è un’altra storia 😉
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata
Buongiorno,
avrei bisogno di sapere se il Credito d’Imposta per gli INvestimenti nel Mezzogiorno è cumulabile con la Sabatini o con il Titolo II (capo III) Regione Puglia.
Grazie mille e complimenti per il sito.
Buonasera Mary,
grazie mille per i complimenti e per averci contattato!
Ti confermiamo che il decreto legge 29 dicembre 2016, n. 243, ha modificato la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti del mezzogiorno, prevedendo tra l’altro la cumulabilità del credito d’imposta con altri aiuti di Stato e con gli aiuti de minimis, nei limiti dell’intensità o dell’importo di aiuti più elevati consentiti dalla normativa europea.
Ovviamente, sia la Nuova Sabatini che il Titolo II della Regione Puglia sono agevolazioni sottoposte al Regime De Minimis.
Buona serata.
Buongiorno,
complimenti per la vostra utile rubrica.
Domanda.
1.Esiste un modo per avere una sorta di certificazione degli aiuti de minimis ricevuti dall’impresa nel triennio precedente?
2. mutuo garantito da medio credito centrale e che quindi rientra nel regime de minimis.
Cosa prendo in considerazione ai fini del calcolo , l’importo garantito o eventualmente quello escusso nel triennio precedente( posto che il mutuo potrebbe superare i 200.000 euro)
Buonasera Barbara,
ti ringraziamo per i complimenti e per averci contattato!
1. Ancora non ne esiste una ufficiale, è responsabilità del legale rappresentante della società sapere a quale livello dei massimali del de minimis è arrivata la propria impresa.
2. Per il calcolo del de minimis relativo al Fondo di Garanzia di MCC, è necessario calcolare l’ESL (equivalente di sovvenzione lordo) relativo alla garanzia di credito concessa all’impresa. In questo caso, a quanto ci risulta, dovrebbe essere rilasciato dalla Banca del Medio Credito Centrale nel momento in cui concede la garanzia.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata.
Salve, nel maggio 2016 ho avviato attività di impresa individuale in regime forfettario ed essendo in mobilità ho potuto usufruire dell’anticipazione della mobilità residua non ancora riscossa, cioè dal maggio 2016 al dicembre 2017. Questa agevolazione è considerata aiuto De Minimis? Mi serve saperlo ai fini della richiesta di un Voucher per la digitalizzazione che in caso affermativo non potrei chiedere?
Grazie.. Saluti e complimenti per il sito…
Ciao Pietro,
grazie mille per i complimenti e per averci contattato!
Non ci è ben chiaro a quale agevolazione ti riferisci, in ogni caso per sapere se è o meno in Regime De Minimis, dovresti poterlo leggere sul bando (o sulla documentazione che riguarda qulle’agevolazione) al paragrafo “Cumulo delle agevolazioni” oppure “Regime di Aiuto” (o simili).
Ti ricordiamo che se puoi richiedere o meno il Voucher per la digitalizzazione dipende dal superamento dei massimali previsti dal De Minimis che ti compete, in relazione al tipo di attività che svolgi (agricoltura, pesca, o generico).
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona serata.
Salve,
nel Caso di bando INAIL vale il discorso dei € 200.000,00, o no
Ciao Mirko,
grazie mille per averci contattato!
Ti confermiamo che anche il bando INAIL prevede l’applicazione del Regolamento De Minimis.
Buona giornata.
Buongiorno volevo capire se per raggiungere la soglia dei 200.000,00 nel triennio precedente .. si intende i contributi concessi o, nel caso di credito d’imposta quelli effettivamente utilizzati a scomputo in compensazione.
grazie
Buongiorno Mario,
grazie mille per avercelo chiesto!
Per il calcolo dei contributi concessi nel triennio precedente, dovrai prendere in considerazione l’ultima data utile, la più recente, per ogni contributo:
– se è stato approvato, quella di approvazione
– se è stato erogato, quella di erogazione
– se è stato soltanto concesso, puoi considerare la data di concessione del contributo.
Nel caso dei crediti d’imposta dovrai calcolare l’ESL, l’equivalente sovvenzione lorda.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buona giornata.
chiedo agli esperti
regolamento de minimis
impresa unica importo max trienno 200.000
impresa unica da luglio 17 prima le sue controllate erano composte da vari soci
pertanto da luglio 17 ha incamerato tre aziende al 100% quote societarie
ai fini del regolamento de minimis da quando parte il contributo totale ?
va conteggiato anche i contributi de minimis del 2016 e 2017 ??
Ciao Roberto,
grazie per i complimenti.
Non credo però di aver capito bene la tua domanda: puoi provare a riformularla in modo più semplice?
Su una cosa posso già dirti di si: impresa unica max 200.000 euro di contributi (a meno che non ci troviamo in agricoltura, pesca o trasporto di merci su strada!) 🙂
Buon giorno,volevo sapere se gli aiuti al femminile a fondo perduto li trovo nel 2018.
Buongiorno Adriana,
grazie per averci contattato!
Sicuramente anche quest’anno i vari enti eroganti pubblicheranno anche bandi per l’imprenditoria femminile, ed è molto probabile che alcuni di questi prevederanno anche contributi a fondo perduto.
Ricordati che a meno che il bando non sia nazionale, per sapere se puoi partecipare è importante considerare in quale regione hai, o vorresti aprire, la tua attività.
Buona giornata.
Buonasera alla data odierna devo determinare l’importo totale dei contributi ricevuti in regime de minimis, quale periodo di tempo devo prendere in considerazione? anno 2016 anno 2017 e anno 2018?
dobbiamo prendere in considerazione la data di erogazione o la data di approvazione del contributo?
se il mio importo ad oggi è 189.000,00 posso richiedere cmq un contributo che una volta che verrà erogato mi farà superare la soglia dei 200.000,00?
Grazie
Buonasera Alessandro,
devi prendere in considerazione l’anno in corso e i due anni precedenti. In questo caso 2018, 2017 e 2016.
Dovrai prendere in considerazione l’ultima data utile, la più recente:
– se è stato approvato, quella di approvazione
– se è stato erogato, quella di erogazione
– se è stato soltanto concesso, puoi considerare la data di concessione del contributo.
Se sei arrivato a 189 mila euro, il prossimo contributo che richiederai ti potrà essere erogato fino ad esaurimento della soglia del De Minimis, ossia 200 mila: perciò non potrà essere maggiore di 11 mila euro.
Buongiorno,
il De Minimis su un progetto finanziato è utilizzato solo dal capofila o anche dai partner? In quale modo posso calcolarlo nel caso?
Grazie,
Buonasera Alice,
grazie a te per averci contattato!
Se hai presentato un progetto in partenariato, o comunque in gruppo, ognuno dei soggetti appartenenti al gruppo avrà “utilizzato una parte di De Minimis”, in base a quanto avrà usufruito dell’agevolazione che vi è stata concessa.
Il calcolo dipende dal bando, dal tipo di progetto, e dal tipo di agevolazione che avete ottenuto.
Buongiorno, grazie per la risposta!
Ne approfitto per chiedervi se i progetti Europei, come ad esempio quelli presentati tramite Erasmus + fanno parte del regime De Minimis.
Buonasera Alice,
ti ringraziamo per avercelo chiesto!
In questo caso è necessario premettere che esiste una distinzione tra fondi europei diretti e indiretti.
Erasmus + è un fondo diretto, mentre il Regime De Minimis si applica soltanto ai fondi indiretti. Perciò non ne fanno parte.
Buona serata.
buongiorno,
vorrei sapere se le associazioni non profit sono soggette al regime de minimis ?
Buon pomeriggio Francesco,
grazie per avercelo chiesto.
Il Regime De Minimis si applica alle imprese.
La qualifica di impresa è collegata allo svolgimento di un’attività specifica: non dipende dalle modalità di finanziamento e non dipende dalla forma giuridica.
Se un soggetto giuridico svolge sia attività a carattere economico che attività a carattere non economico, sarà considerato come “impresa” solo con riferimento al primo tipo di attività.
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Buongiorno,
con riferimento alla domanda se le associazioni non profit sono soggette al regime de minimis, sono a chiedere se debba considerarsi impresa unica o invece imprese singole la casistica in cui una associazione o fondazione che NON svolge alcuna attività economica di impresa e NON ha P.Iva, sia controllante di più imprese sociali che svolgono attività economica . Le singole imprese sociali sono quindi controllate da un soggetto unico l’associazione / fondazione, che però NON fa attività economica e NON ha P.Iva.
Dalla sua definizione di impresa sembrerebbe di capire che in questo caso le singole imprese sociali possono essere considerate come entità singole e non devono essere considerate come appartenenti ad un impresa unica per tramite dell’associazione / fondazione in quanto appunto l’associazione / fondazione NON fa attività economica.
Buongiorno Pietro,
grazie mille per averci contattato!
A quanto ci risulta, se l’associazione o fondazione non svolge attività economica, NON può essere considerata impresa, ai fini del de minimis.
Di conseguenza, non potrebbe essere considerata impresa controllante.
Ma questo è vero a rigor di logica. La normativa a riguardo potrebbe prevedere un’applicazione diversa del concetto di “impresa” quando si parla di de minimis, rispetto a quando si parla di controllate/controllanti.
Purtroppo, non occupandoci di no profit, non possiamo dartene certezza.
Se hai bisogno del parere di un esperto sull’argomento, o stai pensando di partecipare ad un bando con una delle imprese sociali, ti consigliamo di scrivere ad [email protected], e di richiedere una consulenza (se hai bisogno di un consulente di fiducia), oppure puoi chiedere conferma al tuo commercialista o consulente di fiducia.
Buona serata.
Buongiorno, al fine di verificare il rispetto del limite dei 200.000 € di aiuti de minimis erogati ad un’unica impresa, mi interesserebbe sapere se il Credito d’imposta per gli aiuti al Mezzogiorno di cui alla L. 208/2015 per l’acquisto di un macchinario rientra negli aiuti de minimis e quindi si somma agli altri per il raggiungimento dei 200.000 €.
Grazie per la risposta e per il tempo che vorrete dedicarmi.
Buongiorno Mariella,
ti ringraziamo per avercelo chiesto.
La risposta breve è:
Sì, se il macchinario è stato acquistato dopo il 1° marzo 2017.
No, se il macchinario è stato acquistato prima del 1° marzo.
Il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno è stato modificato con una legge (legge n. 18-2017) del 27 febbraio. Le modifiche si applicano agli investimenti effettuati dopo il 1° marzo 2017.
Agli investimenti effettuati precedentemente, si applica la “vecchia” normativa.
Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, con la Circolare 12/E del 13 aprile 2017, tra le modifiche apportate, è stata inserita la cumulabilità con gli aiuti De Minimis o altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto gli stessi costi ammessi al beneficio, “a condizione che il cumulo non porti al superamento dell’intenstià o dell’importo di aiuto consentiti”.
Pertanto, per gli investimenti effettuati dopo il 1° marzo, il credito d’imposta concorre al raggiungimento del limite del De Minimis.
Ti ricordiamo che, nel calcolo del raggiungimento del limite De Minimis, il credito d’imposta va espresso in equivalente sovvenzione lordo (ESL).
Speriamo di aver risolto i tuoi dubbi.
Per le altre modifiche riguardanti questo credito d’imposta, aggiorneremo nel più breve tempo possibile il nostro articolo sull’argomento.
Salve, ho letto questa risposta, quindi a titolo di esempio: ho ricevuto un credito di imposta pari a 45.000 a fronte di un investimento di 100.000, adesso (per altri beni) richiedo un altro aiuto in de minimis, nel calcolo del limite di 200.000, QUANTO devo considerare del credito di imposta? tra l’altro non lo porterò tutto in competenza in un anno, ma risconterò di anno in anno.
Spero in un vostro aiuto grazie!
Ciao Antonio,
ti ringraziamo per averci contattato!
Nel caso dei crediti d’imposta, il calcolo dei massimali del De Minimis va fatto sulla base dell’ESL (Equivalente di sovvenzione lordo) relativo al credito di cui hai beneficiato.
Per darti una risposta precisa avremmo bisogno di sapere anche il tipo di credito a cui ti riferisci.
Se hai bisogno di assistenza, di consulenza, o vuoi un parere tecnico sull’argomento, puoi inviare una mail ad [email protected] inserendo nell’oggetto della mail “parere tecnico su de minimis”.
Ci dispiace se per ora non siamo riusciti ad essere d’aiuto più di così.
Buona serata.
Buonasera, posso permettermi di dissentire dalla risposta? Esempio semplice: un progetto di investimento di 5.000.000 di una piccola impresa realizzato dopo marzo 2017, può in teoria garantire un credito imposta di quasi 2 milioni di euro, dunque se il limite de minimis è 200.000 a triennio, si pubblicizia una cosa irrealizzabile? Non credo. Penso invece che il credito imposta mezzogiorno non confluisca nel de minimis. Attendo un parere. Grazie del lavoro che fate con questo sito.
Salve, la circolare dell’agenzia delle entrate del 13 Aprile 2017 che riportata a questo link al capitolo 4 prevede che
” il credito di imposta sia cumulabile con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi
ammessi al beneficio, a condizione che il cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline di riferimento”.
Un saluto e a presto, il team di Trovabando
Buongiorno, complimenti per il suo articolo anzitutto.
Non mi è chiara una cosa però, nel caso di finanziamenti pubblici erogati da invitalia, tipo il selfiemployment o il Resto al Sud, è possibile adottare il regime dei minimi o ci sono obblighi diversi in ambito fiscale per chi aderisce a queste iniziative? nella fattispecie parlo di ditte individuali.
Grazie
Gentilissima Ilenia, grazie per il suo apprezzamento. Il regime de minimis di cui tratta l’articolo è quello relativo agli aiuti di piccola entità, de minimis per l’appunto, concessi alle PMI europee.
Il regime dei minimi, invece, è una tipologia di tassazione. Si tratta di due concetti differenti, seppure molto simili nella loro denominazione.
Grazie della risposta e rilancio.
Io, impresa, intendo partecipare ad un prossimo bando interreg (qualunque esso sia). Presento progetti in qualità sia di capofila, che di partner. Riesco a vincere e farmi finanziare 2/3 progetti in cui sono coinvolto.
Ovviamente supero i 200 mila euro.
E’ possibile ciò? Posso, comunque, beneficiari dei fondi, indipendentemente dal fatto che la quota relativa ai prodotti/servizi per il mercato superi – nel totale – o meno i 200 mila nei tre anni?
L’impresa, quindi, deve solo notificare al programma, prima di presentare i progetti, se beneficia del de minimis?
A seguito di ciò, se volessi partecipare ad un successivo bando interreg, potrei beneficiare dei finanziamenti a bando?
Grazie della risposta
Salve Nick, in realtà per fornirti una risposta esatta è necessario studiare il bando Interreg al quale intendi partecipare e verificare quale regime di aiuto si applica (se De Minimis o Reg. di esenzione 651/14) e con quale modalità viene concessa l’agevolazione (fondo perduto, finanziamento agevolato, garanzia del credito, etc). Se hai bisogno di un supporto concreto sul bando a cui facevi riferimento possiamo studiare l’avviso pubblico nel dettaglio e fornirti una risposta specifica alla tua domanda.
Ti segnalo che puoi prenotare una consulenza gratuita con uno dei nostri consulente cliccando su questo link
Salve,
ma se partecipo a progetti europei, finanziati direttamente dalla CE (es. Horizon), e la mia azienda per 3 anni gestisce anche un milione di Euro (non necessariamente di investimenti), devo notificare alla CE il fatto che supero i 200 mla €?
Grazie per la risposta
Salve Nick,
ti ringraziamo per avercelo chiesto!
Il regime de minimis si applica soltanto ai fondi indiretti, ossia quelli che l’Unione Europea eroga alle imprese tramite gli Stati membri, e non riguarda i progetti europei, o fondi diretti, come Horizon 2020.
La notifica di cui si parla nell’articolo è quella che lo Stato, o le altre Amministrazioni pubbliche, dovrebbero dare all’UE nel caso in cui gli aiuti di stato non vengano concessi in regime de minimis.