Contributo a fondo perduto per settore tessile, moda e accessori

contributo a fondo perduto per settore tessile

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Scopri il contributo a fondo perduto che mira a sostenere il settore del tessile, della moda e degli accessori, e le start-up che investono nel design e nella creazione, con lo scopo di valorizzare i prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo.

Indice

Attenzione: è stato chiuso lo sportello per la presentazione delle domande della misura agevolativa contributo a fondo perduto per settore tessile, della moda e accessori. L’avviso è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Se la tua MPMI opera nel settore tessile, moda o accessori, è questo il contributo a fondo perduto che fa per te!

Di cosa si tratta?

Il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) ha pubblicato il decreto 3 agosto 2021 che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande per accedere alle agevolazioni a sostegno delle piccole imprese operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori.

Il provvedimento sostiene tutte le start-up che investono nel design e nella creazione, con lo scopo di valorizzare i prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo.

La misura mette a disposizione 5 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto in favore di progetti presentati da piccole imprese costituite da non più di 5 anni, che svolgono la propria attività in Italia e realizzano progetti innovativi e tecnologici.

A chi si rivolge?

Possono accedere alle agevolazioni le imprese di piccola dimensione (come MPMI e startup), non quotate, che non hanno rilevato l’attività di un’altra impresa e non sono state costituite in seguito a fusione.

Inoltre è necessario che svolgano in Italia una o più attività economiche identificate dall’elenco codici Ateco ammissibili che hanno integrato con Decreto del 18 Maggio 2021.

Le predette imprese devono:

  • Risultare iscritte e “attive” nel Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente da non più di 5 anni;
  • Svolgere in Italia una o più delle attività economiche indicate dal bando;
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; alla data del 31 dicembre 2019, le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà;
  • Essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
  • Non avere ancora distribuito utili.

Che tipo di agevolazione è concessa?

Il contributo è concesso nella misura del 50% delle spese ammissibili sostenute. Le agevolazioni sono erogate dal Ministero in non più di due quote, in relazione a spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto.

Quali sono le spese ammissibili?

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto i seguenti progetti:

  • Progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
    Progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
  • Progetti finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
  • Progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • Progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.

Devono inoltre prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000,00 e non superiori a euro 200.000,00.

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento relative a:

  • Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • Brevetti, programmi informatici e licenze software;
  • Formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto a fronte del quale è richiesta l’agevolazione. La formazione deve essere acquisita da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto.

 

È altresì ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% delle spese complessivamente ritenute ammissibili. Le esigenze di capitale circolante devono essere giustificate nella proposta progettuale e possono essere utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:

  • Materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
  • Servizi, diversi da quelli compresi nelle spese di cui al comma 1, necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • Godimento di beni di terzi;
  • Personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

Come posso presentare la domanda?

Le imprese interessate potranno presentare domanda di agevolazione a partire dalle ore 12:00 del 22 settembre 2021 esclusivamente attraverso la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia.

Le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana, devono essere compilate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica, secondo le modalità e gli schemi resi disponibili dall’Agenzia prima dell’apertura dello sportello.

Le domande, da sottoscrivere tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale in modalità persona fisica, devono essere corredate dalla proposta progettuale e dall’ulteriore documentazione indicata nella domanda medesima.

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Alessia Borrelli

Laureata con lode in “Economia e Management” presso l’Università Roma Tre con tesi sperimentale in “Strategie competitive dei servizi finanziari”. Ha maturato competenze nell’ambito del Fintech, delle ricerche di marketing e dell’analisi statistica. Collabora con Trovabando occupandosi della gestione del CRM e della definizione di strategie di marketing. È impegnata, inoltre, nella realizzazione della documentazione progettuale connessa alle agevolazioni pubbliche e fondi strutturali europei.
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