• SCOPRI
    • Imprese e ditte
      • Fai crescere la tua impresa
        Trova i tuoi Professionisti
        Sostieni la tua nuova impresa
    • Commercialisti e consulenti
      • Agevolazioni per clienti
        Monitoraggio automatico
        Trova tanti nuovi clienti
    • Large corporate
      • Crea offerte di valore
        Genera o risveglia clienti
        L'algoritmo nei tuoi sistemi
    • Ottieni le agevolazioni

      Affidati a noi per richiedere le agevolazioni ed ottenerle

      Vuoi un ufficio agevolazioni?

      Contattaci e troviamo la soluzione migliore per la tua impresa

        • Imprese e ditte

          Scopri i migliori piani per le imprese e ditte

          Professionisti

          Scopri i migliori piani per i professionisti 

          Consulenza

          Contattaci per ottenere un’agevolazione insieme

          Open Innovation

          Scopri le nostre soluzioni per le large corporate

    • Il tuo blog di finanza agevolata

      Scopri tutte le novità più interessanti nel mondo della finanza agevolata per la tua impresa e per i tuoi clienti.

      rafiki
  • REGISTRATI
  • ACCEDI

Transizione 5.0: un nuovo modello per uno sviluppo sostenibile

Avevamo appena iniziato a capire cosa fosse la Transizione 4.0 e a metterla subito in relazione con la digitalizzazione, e… ecco che già si parla di Transizione 5.0! Che significa?

Il concetto di Transizione 5.0 è stato introdotto per la prima volta dal World Economic Forum nel 2020 e si basa sull’idea che, insieme all’innovazione tecnologica, è indispensabile perseguire anche la sostenibilità e l’inclusione sociale.

Il progresso tecnologico è infatti un tema centrale e importante, ma è necessario concentrarsi su una visione più ampia del benessere umano e dell’equilibrio con l’ambiente. Per questo motivo, uno dei pilastri principali della Transizione 5.0 è rappresentato proprio dalla sostenibilità ambientale.

Transizione 5.0: cos'è e quante sono le risorse

L’attenzione all’ambiente, alle risorse naturali e al consumo responsabile, tuttavia, non può prescindere dal tema dell’innovazione tecnologica, che continua quindi ad essere di estrema importanza, soprattutto perché le nuove tecnologie possono offrire un contributo enorme nel risolvere sfide ambientali e sociali. 

Considerata l’importanza e l’attualità delle tematiche ambientali e di sostenibilità, le istituzioni si stanno già attivando per favorire il nuovo processo di Transizione 5.0 anche con azioni concrete. A tal proposito, il Piano intende sostenere il passaggio verso processi più efficienti da un punto di vista energetico e più sostenibili, basati su fonti rinnovabili e volti alla riduzione degli sprechi.

Per il biennio 2024-2025 il RePowerEU ha stanziato 6.3 miliardi di euro sono stati previsti dal piano per sostenere le imprese nell’industria, permettendo di introdurre nuove misure per incentivare investimenti che possano aumentare l’efficienza energetica e/o favorire l’autoproduzione di energia rinnovabile.

A queste risorse, 6.4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane, incentivando la promozione delle imprese e del made in Italy.

L’articolo 38 del Decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, ha istituito il nuovo Piano Transizione 5.0, introducendo un credito d’imposta utilizzabile per le imprese che effettuano nuovi investimenti, a decorrere dal 1° gennaio 2024 ed entro il 31 dicembre 2025, destinati ad aziende ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che comportano una riduzione dei consumi.

Inoltre qui potete trovare il link alla gazzetta ufficiale.

 

Quali sono gli investimenti agevolabili?

L’agevolazione riguarda i seguenti investimenti:

  1. investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa di cui agli allegati A e B annessi alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, interconnessi al sistema aziendale, a condizione che, tramite gli stessi, si consegua.

 

Il nostro consiglio? Inizia subito a programmare i tuoi investimenti e rivolgiti a dei veri professionisti per non perdere le opportunità in arrivo!

Piano Transizione 5.0: chi può accedere ai crediti?

Il Piano è dedicato a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, nonché le Stabili Organizzazioni nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.

Possono partecipare quindi tutte le imprese che negli anni 2024 e 2025 in accordo con il piano nazionale di ripresa e resilienza effettuano investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, contribuendo alla transizione digitale ed energetica.

Per accedere all’incentivo occorre che si verifichino le seguenti condizioni:

  • Effettuare un investimento in almeno uno dei I beni strumentali materiali e immateriali,  fondamentali per le imprese nel contesto della transizione energetica,  previsti agli allegati A e B del piano. I beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
  • Questi beni devono essere inseriti in un contesto di innovazione per il risparmio energetico. progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici
  • La riduzione dei consumi deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento, in linea con le tecnologie rilevanti.

 

La riduzione dei consumi energetici deve essere:

  • attestata da una certificazione ex ante, idonea a individuare i consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti da effettuare, una certificazione ex post idonea a dimostrare l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente alla certificazione ex ante;
  • rilasciata da valutatori indipendenti, disciplinati da un successivo decreto. Sono in ogni caso compresi gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) nonché le Energy Service Company (ESCo) riconosciute dal ministero delle imprese, certificati da organismi accreditati, certificati da organismo accreditato.

 

Sono escluse dall’agevolazione le imprese in difficoltà finanziaria o che hanno ricevuto sanzioni interdittive.

piano transizione 5.0
Piano Transizione 5.0: tutte le novità

In cosa consiste l'agevolazione?

La trasformazione digitale e energetica dei processi produttivi innescata per sostenere la transizione è il presupposto per le imprese per ottenere un beneficio sotto forma di agevolazione fiscale.

Gli investimenti effettuati determinano l’importo del credito d’imposta utilizzabile, come anche l’eventuale aumento del credito d’imposta. 

Le imprese ammissibili potranno beneficiare di un credito di imposta riconosciuto per investimenti in tecnologia sostenibile fino al 45%, proporzionale alla spesa sostenuta per gli investimenti effettuati alla percentuale di riduzione dei consumi energetici (dei processi o dell’unità produttiva).

Le aliquote di base del credito, esogabili se l’investimento consegua una riduzione non inferiore al 3% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata o, in alternativa, una riduzione non inferiore al 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento, sono:

  • 35% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 15% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 5% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria

 

Come abbiamo già anticipato, sono previste delle maggiorazioni. Le aliquote, infatti, aumentano al:

  • 40%, 20% e 10% nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 6%, e le imprese possono beneficiare di incentivi riconosciuti in aumento del credito.
  • 45%, 25% e 15% nel caso di riduzione dei consumi energetici superiore al 10% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 15%.

 

Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante F24 secondo la legge di bilancio 2025, da avviare entro la data del 31 dicembre 2025 e, in ogni caso, a decorrere dal quinto giorno successivo alla comunicazione del provvedimento di concessione.

Per poter poter la prenotazione del credito è possibile accedere tramite SPID dall’Area Clienti del sito istituzionale del GSE

Le comunicazioni preventive inviate saranno valutate e gestite dal Gestore dei servizi Energetici (GSE) secondo l’ordine cronologico di invio.

L’agevolazione fiscale è utilizzabile, esclusivamente in compensazione ai sensi dell’art.17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, decorsi 10 giorni dalla comunicazione delle imprese beneficiarie all’Agenzia delle entrate da parte del GSE. 

Piano Transizione 5.0: è cumulabile?

L’incentivo Transizione 5.0 è cumulabile con altri incentivi che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che il cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al periodo precedente, non porti al superamento del costo sostenuto.

Non è invece cumulabile con i crediti d’imposta previsti dalla legge di bilancio 2025 Transizione 4.0 (se si entra nell’alveo del 5.0 si esce da quello del 4.0) e con quello per investimenti nella ZES unica.

Il piano resterà operativo per tutti gli investimenti nei beni previsti negli allegati A- B che:

  • non generano risparmio, oppure
  • generano risparmio sotto le soglie minime previste 

 

Contattaci e scopri come possiamo aiutarti

👇 Compila il form qui in basso: ti risponderemo il prima possibile