Piemonte Fondo Unico per il Commercio, di cosa si tratta?
Il fondo Unico per il Commercio è una misura volta a fornire sostegno alle imprese commerciali che intendono sostenere investimenti per il proprio sviluppo e consolidamento e per l’ammodernamento e l’innovazione dei propri processi produttivi.
Grazie a questa agevolazione, le micro, piccole e medie imprese potranno ricevere un finanziamento agevolato e un contributo a fondo perduto che le aiuteranno a finanziare i propri progetti di sviluppo.
In cosa consiste l’agevolazione?
L’agevolazione prevede la possibilità di accedere a un finanziamento costituito in parte (fino al 70%) da risorse regionali a tasso zero e in parte da risorse degli intermediari finanziari a tassi di mercato convenzionati.
È possibile finanziare fino al 100% delle spese ritenute ammissibili, ma è importante tenere presente che il finanziamento complessivo dovrà rispettare i seguenti importi minimi:
- Per le micro e piccole imprese, € 25.000
- Per le medie imprese, € 250.000
La quota massima di intervento regionale è invece fissata in:
- € 500.000 per le micro imprese;
- € 1.000.000 per le piccole imprese;
- € 1.500.000 per le medie imprese.
La durata del finanziamento è di almeno 36 mesi, mentre il massimo varia in base all’importo richiesto, fino a raggiungere gli 84 mesi per finanziamenti di importo complessivo superiore al milione di euro. In ogni caso, è previsto un eventuale periodo di preammortamento di 6 mesi.
Ma non finisce qui! Come già accennato, l’agevolazione prevede anche un contributo a fondo perduto calcolato in percentuale sulla parte di finanziamento con risorse regionali:
- 10% per le micro imprese
- 8% per le piccole imprese
- 4% per le medie imprese
Chi può presentare domanda?
Come già accennato, attualmente possono essere ammesse all’agevolazione solo le MPMI con almeno un’unità locale operativa in Piemonte e che appartengono a specifici settori di attività, individuati dai seguenti codici Ateco:
- Sezione G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e di motocicli, Divisioni da 45 a 47, ad eccezione delle imprese aventi codice ATECO prevalente 45.2 – Manutenzione e riparazione di autoveicoli;
- Sezione I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, Divisioni da 55 a 56;
Sezione R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, ma solamente le imprese con codice ATECO prevalente 93.29.1 e 93.29.10 (Discoteche, sale da ballo night-club e simili).
Quali progetti e spese vengono finanziati?
Possono essere finanziati progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e per le connesse necessità di scorte.
Sono ammesse le spese sostenute dopo l’invio della domanda di ammissione, ma per chi si è costituito da meno di 6 mesi è possibile presentare anche le spese sostenute entro i 6 mesi che precedono l’invio della domanda, purché esse non rappresentino più del 30% dei costi ammissibili.
I costi che è possibile agevolare sono molto vari e rendono pertanto il Fondo Unico Commercio un’agevolazione davvero interessante. Vediamoli nel dettaglio:
- a) Spese principali:
- macchinari e impianti di servizio ai macchinari , attrezzature; a.2) hardware e software;
- mobili, arredi, macchine d’ufficio, altri beni, strumentali al progetto di investimento;
- automezzi per trasporto di cose alimentati a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi ;
- opere edili;
- brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;
- sistemi e certificazioni aziendali che riguardino la qualità della lavorazione, il rispetto per l’ambiente e la sicurezza e la salute dei lavoratori;
- certificazioni di prodotto non obbligatorie rilasciate da Organismi di certificazione adeguatamente accreditati.
- b) Spese con limitazione:
- acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa, per un importo non superiore al totale delle “spese principali”);
- avviamento d’azienda per un importo non superiore al 35% del totale delle “spese principali”;
- scorte (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci), per un importo non superiore al 20% del totale delle “spese principali”;
- spese per servizi, entro il 25% del totale delle “spese principali” (consulenze aziendali, formazione del personale, intermediazione immobiliare; costi di pubblicità e marketing, compresa la realizzazione e/o il potenziamento della propria presenza su internet attraverso siti e/o e-commerce, spese per partecipazione a fiere (plateatico e allestimento stand), locazione di immobili per l’attività di impresa, locazione operativa (noleggio) di beni e servizi;
- spese generali, fino al 5% del totale delle “spese principali” (ad esempio utenze; cancelleria; spese per manutenzioni ordinarie; commissioni di garanzia, per un limite massimo di 1.500 euro).
Quando posso presentare la mia domanda e come verrà valutata?
Lo sportello per la presentazione delle domande è stato riattivato il 25 ottobre 2023 e rimarrà aperto fino a quando Finpiemonte, la finanziaria regionale responsabile dell’attuazione della Misura, non darà comunicazione di sospensione/termine.
Le domande vengono esaminate in ordine cronologico di invio e, una volta valutate la ricevibilità e l’ammissibilità della domanda ci sarà anche una verifica tecnica e di merito attraverso la quale si valuteranno l’idoneità tecnica ed economico-patrimoniale dell’impresa, la congruità e la pertinenza dei costi del progetto e la qualità tecnica del progetto.