Legge di Bilancio 2020: il credito d’imposta sostituisce super e iperammortamento
Scheda agevolazione
La misura va in pratica a sostituire i vecchi super e iperammortamento, che non sono stati invece prorogati (ma che rimangono comunque fruibili per i beni acquistati o prenotati al 31 dicembre 2019).
Il nuovo credito d’imposta si applica ai beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, ed è fruibile esclusivamente tramite compensazione in F24.
Per chi?
Possono accedervi tutte le imprese residenti nel territorio italiano. Rimangono escluse solo le imprese destinatarie di sanzioni interdittive e quelle in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o comunque soggette ad altra procedura concorsuale o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.
Quanto si risparmia e su cosa?
Vediamo più nel dettaglio a quali beni si applica il nuovo credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali e quanto è possibile recuperare.
Per i beni materiali Industria 4.0 (individuati all’allegato A della Legge di Bilancio 2017) il credito d’imposta è pari al 40% del costo dei beni per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro e del 20% per l’eventuale quota fra 2,5 milioni e 10 milioni di euro. La compensazione deve avvenire in 5 quote annuali di pari importo. Bisogna notare che per usufruire di questo intervento, è necessario i macchinari siano interconnessi: fino all’avvenuta interconnessione infatti, sarà possibile applicare solo il credito d’imposta al 6% previsto per tutti gli altri beni strumentali.
Per i beni immateriali connessi a Industria 4.0 (ovvero servizi e software digitali come definiti all’allegato B della Legge di Bilancio 2017) l’aliquota è invece fissata al 15% per investimenti fino a 700.000 euro, con una compensazione fruibile in 3 anni). L’agevolazione è valida anche se non si acquistano beni materiali.
Inoltre, per gli altri beni materiali strumentali nuovi, il valore del credito d’imposta è fissato al 6% e si applica per investimenti fino a 2 milioni di euro. In questo caso la compensazione avrà una durata di 5 anni.
Il nuovo incentivo per beni strumentali potrà essere utilizzato per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2020 fino 31 dicembre 2020 (anche fino al 30 giugno 2021 a condizione, però, che entro la data del 31 dicembre 2020 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia già stato liquidato un acconto almeno pari al 20% per cento del costo di acquisto del bene). Possono essere agevolati beni materiali e immateriali nuovi, strumentali rispetto all’attività d’impresa o professionale e acquisiti mediante acquisto, leasing o contratto di appalto.
Beni esclusi
Non sono agevolabili
- gli investimenti in beni materiali strumentali per i quali il D.M. 31 dicembre 1988 stabilisce coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%;
- veicoli e altri mezzi di trasporto;
- fabbricati e costruzioni;
- beni di cui all’allegato 3 annesso alla legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 2015), che riguarda, ad esempio, condutture utilizzate dalle industrie di imbottigliamento di acque o dagli stabilimenti balneari e termali; condotte utilizzate per la produzione e la distribuzione di gas naturale dalle industrie di produzione e distribuzione di gas naturale; materiale rotabile; aerei completi di equipaggiamento; beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti, in concessione e a tariffa, nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti.
Concentrati sul tuo business, a trovare il bando giusto per te ci pensiamo noi!
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