È stata rifinanziata con ulteriori 300 milioni di euro la “Nuova Sabatini”, la misura che ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per l’acquisto di beni strumentali.
Le PMI potranno quindi continuare a beneficiare delle agevolazioni per l’acquisto di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali).
Come riportato nel decreto sopra citato i benefici previsti riguardano: agevolazioni per investimenti in beni strumentali, agevolazioni per investimenti 4.0, agevolazioni per investimenti green.
Oltre a queste tre tipologie di intervento, il decreto disciplina anche un contributo maggiorato a favore delle imprese che effettuano investimenti nelle regioni del Meridione.
Abbiamo pubblicato, le novità per il 2022-2023.
Puoi rinfrescarti la memoria sulle modalità di funzionamento della Nuova Sabatini continuando a leggere…
Cos’è la Nuova Sabatini
La “Nuova Sabatini” 2023 è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Per promuovere e incentivare la trasformazione economica e la transizione verso l’industria 4.0, nel 2017 è stato varato un piano nazionale dedicato, poi rivisto e aggiornato dai governi che si sono succeduti, passando da Piano Industria 4.0 a Piano Impresa 4.0 fino all’attuale Transizione 4.0.
La Legge Sabatini è, in termini tecnici, un incentivo che il MISE eroga alle Piccole e Medie Imprese (PMI) sotto forma di contributo per la copertura degli interessi sui finanziamenti bancari erogati per l’acquisto dei beni strumentali. In altri termini il contributo si caratterizza per essere in conto interessi e fa parte del pacchetto di contributi previsti dal piano Industria 4.0, insieme ad altre, ben note agevolazioni:
- Iper Ammortamento
- Super Ammortamento
- Fondo Centrale di Garanzia
- Credito d’imposta R&S
- Patent box
- Incentivi agli investimenti in Start Up e PMI innovative
- Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
Una serie di incentivi differenti uniti da un obiettivo comune, far ripartire l’Italia spingendo le aziende a cogliere tutte le possibilità offerte dalla c.d quarta rivoluzione industriale.
Quali sono le risorse a disposizione per il 2023 per la Nuova Sabatini?
Per il 2022-2023, lo stanziamento del Mise dedicato alla Nuova Sabatini è di 725 milioni di euro.
Inoltre, data l’attenzione rivolta agli investimenti “innovativi”, il Governo ha deciso di inoltre di incrementare, dal 20% al 30%, la riserva per i contributi sugli investimenti in ottica industria 4.0.
Chi può richiedere la Nuova Sabatini?
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:
- Attività finanziarie e assicurativa.
I liberi professionisti possono richiedere la Nuova Sabatini Beni Strumentali?
I liberi professionisti, gli studi professionali e le Associazioni tra professionisti, purtroppo, non possono richiedere la Nuova Sabatini, a meno che non siano costituiti come impresa di piccola e media dimensione, che alla data di presentazione della domanda risulti iscritta nel Registro delle imprese.
Vediamo nel dettaglio che cos’è la Nuova Sabatini
L’obiettivo della Nuova Sabatini, è quello di favorire e agevolare le imprese che intendono investire (sotto forma di acquisto o leasing) in macchinari, attrezzature, impianti, beni ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.
Andiamo a vedere come è strutturata partendo da…
Le principali linee di intervento:
- Agevolazioni per investimenti in beni strumentali;
- Agevolazioni per investimenti 4.0;
- Agevolazioni per investimenti green, un ambito inserito quest’anno;
- Nuova Sabatini Sud
Con la Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 sono state delineate le direttive necessarie per poter presentare le domande, a partire dal 1° gennaio 2023. La circolare definisce, in particolare, le modalità di presentazione delle domande di agevolazione che possono accedere alla maggiorazione del contributo del 30% prevista per gli investimenti green.
La nuova Sabatini consente la concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum, alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle PMI italiane per sostenere alcuni tipi di investimenti. Previsto anche un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
L’investimento può essere:
- interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing);
- assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.
Tale finanziamento inoltre, deve essere:
- di durata non superiore a 5 anni;
- di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
- interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili;
Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari;
- 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”). Vale anche per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi (Nuova Sabatini Green).
- 5,5% per gli investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno effettuati da micro piccole imprese (Nuova Sabatini Sud).
Come stabilito dal decreto prima e confermato nella Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022, il contributo è concesso entro un limite di intensità di aiuto pari al:
- 20% dei costi ammissibili per le micro piccole imprese;
- 10% dei costi ammissibili per le medie imprese.
La Nuova Sabatini finanzia beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a: terreni e fabbricati; beni usati o rigenerati; immobilizzazioni in corso e acconti.
Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Sono stati inoltre definiti – a partire dal 1° gennaio 2023 – quali sono gli investimenti ammissibili per le imprese operanti nei settori agricolo, forestale e zone rurali, nonché nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
La Nuova Sabatini Sud consente alle micro e piccole imprese, di accedere a finanziamenti per investire in beni strumentali e di coprire le spese degli interessi grazie a un contributo in conto impianti.
Queste imprese possono accedere a tutte le linee di intervento previste, investimenti in beni strumentali, 4.0 e green e il limite delle risorse stanziate è di 60 milioni di euro.
Come per le altre imprese le agevolazioni sono concesse in forma di contributo in conto impianti. La differenza però sta nel tasso di interesse medio annuo utilizzato per il calcolo del contributo, il quale viene aumentato al 5,5%.
La condizione per l’accesso a questo tipo di agevolazione è che le imprese abbiano sede legale o un’unita locale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Ricordati che su questa tipologia di agevolazioni è possibile richiedere, inoltre, l’intervento del Medio Credito Centrale che garantisce questa tipologia di finanziamenti fino ad un massimo dell’80%.
Se vuoi saperne di più ti consiglio di leggere il nostro approfondimento sul Fondo di Garanzia per le PMI che trovi qui.
Dunque… un solo investimento e agevolazioni combinabili per ottenere il massimo vantaggio possibile. Interessante, non trovi?
Maggiorazioni per la nuova Sabatini Green
Per la nuova Sabatini green, attiva dal 1° gennaio 2023, gli aiuti, nella forma di un contributo in conto impianti, hanno subito una maggiorazione del 30% rispetto a quelli ordinari. Per poter essere ammessi al contributo maggiorato, è richiesto il possesso:
- di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento;
- di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.
Come presentare la domanda?
Dal 1° gennaio 2023, la domanda di agevolazione dovrà essere compilata, pena l’inammissibilità della stessa, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile sul sito ufficiale.
Le domande di accesso all’agevolazione devono essere:
- presentate dall’impresa in formato elettronico;
- sottoscritte dal legale rappresentante dell’impresa o da un suo procuratore, mediante firma digitale;
- inviate esclusivamente tramite PEC agli indirizzi dei soggetti finanziatori aderenti alla convenzione stipulata tra il Ministero dello Sviluppo economico, l’Associazione bancaria italiana (ABI) e Cassa depositi e prestiti
La domanda è inviata attraverso la procedura disponibile nella sezione dedicata “Compilazione domanda di agevolazione” della piattaforma informatica.
La procedura e la documentazione di cui alla circ. n. 410823/2022 è utilizzabile a partire dal 1° gennaio 2023.
E se ho già stipulato un contratto di leasing o di finanziamento… ?
Purtroppo non potrai recuperare alcunché, la stipula di un contratto di finanziamento sia bancario che in leasing deve avvenire successivamente alla presentazione della domanda, dunque se hai già acceso un finanziamento per acquisto di nuovi macchinari non c’è più niente da fare per recuperare gli interessi.
Dunque… prima di investire verifica sempre le agevolazioni disponibili e cui la tua impresa può accedere, per non correre il rischio di perdere alcuna opportunità!